domenica 29 novembre 2009

Ridiamo Cagliari ai Cagliaritani.

Ci sono poche soddisfazioni nella vita di un tifoso cagliaritano. La realtà dei fatti è questa.
Si lotta con le ristrettezze economiche. Con i bidoni svizzeri. Con i dellitti arbitrali.
Poi arrivano giornate come queste e capisci che lottare così duramente, avendo sempre la tua squadra in fondo al cuore, alla fine ha un senso, perché poi le soddisfazioni sono anche maggiori.
E non c'è soddisfazione più grande per un cagliaritano di vincere in casa contro la Juventus.

giovedì 26 novembre 2009

Si vive insieme, si muore soli.

Diceva Jack Shepard in Lost. E quando ho sentito questa frase ho pensato che fosse una grande stronzata. Oggi invece penso sia una grande verità. Limpida, fresca e tagliente come solo la verità riesce ad essere. Quella verità, nuda, cruda e rivelante, che squarcia i nostri dubbi e le nostre paranoie come una spada d'acciaio: non sono gli altri a vivere la nostra vita, siamo NOI.

giovedì 19 novembre 2009

Two of us...

Two of us wearing raincoats
Standing solo in the sun
You and me chasing paper
Getting nowhere on our way back home
We're on our way home
We're on our way home
We're going home

You and I have memories
Longer that that road that stretches out ahead

Questa canzone mi ricorda me e te, con i nostri ricordi, le nostre piccole conquiste.
Il nostro stare insieme che è un raggio di sole in mezzo a questo mondo così strano e buio.
Vorrei che fosse sempre così, come una piccola canzone, che sembra serena, ma che ha in sè anche tanta amarezza: vorrei averla potuta scrivere io.

martedì 17 novembre 2009

London Bridge is falling down...

London Tower - foto M. Signorelli
Quando si torna a casa si lascia sempre qualcosa di sè nel posto dove siamo stati.
Io ci ho lasciato letteralmente un pezzo di cuore.
Credo non si possa parlare solo di sintonia. Ma sono stata in Inghilterra tre volte e ogni volta mi sono sentita a casa. Sarà per la precisione a volte fine a sè stessa, per l'esigenza di ordine e rigore, ma anche per il fascino della regalità e per lo humor indiscutibile.
Ma, davvero, io mi sento molto inglese e più vado avanti più sento che appartengo a quell'isola meravigliosa.
Essendo la seconda volta a Londra non è stata una visita stile tour forsennato alla ricerca di vedere quanto più possibile, ma abbiamo cercato di ampliare la nostra visita aggiungendo quello che non eravamo riusciti a vedere nel weekendafterhourtour fatto qualche anno fa, con una tabella di marcia che faceva spavento anche al più truce comandante delle forze armate. Correre correre correre-sissignora era il nostro motto. Stavolta invece abbiamo fatto shopping bighellonando quà e là lasciandoci portare dalla corrente.
L'appartamento dove siamo stati è vicino a London Brige, ringrazio l'amico Matteo per averci ospitato, anche se mi dispiace sia stato assorbito così tanto dal lavoro da non essere riusciti nemmeno una volta a cenare insieme. Comunque, London Brigde è vicino alla Tower of London, così venerdì mattina (13!) siamo andati a fare una visita lì, visto che l'altra volta eravamo tornati tardi da Greenwich e avevamo trovato la torre chiusa (oh anch'io a volte sbaglio le timing).
La visita è stata davvero stupenda, un posto che merita davvero a dispetto del prezzo, ben 17 sterline per il biglietto di ingresso (nella foto uno dei corvi che abitano la torre, la leggenda dice che se un giorno i corvi dovessero scappare dalla Torre, la monarchia cesserà di esistere).
Poi nel pomeriggo abbiamo fatto un giretto "musicale", tra Abbey Road, Cavendish avenue, Savile Row ed Haddon Street... per fare foto in quei loghi dove sono passati i nostri idoli.
E a pranzo, per caso, vicino alla cabina telefonica in cui David Bowie posò per il retro copertina di Ziggy Stardust, ho mangiato in un posto davvero carino: Tibits http://www.tibits.co.uk/e/.
Visto che questo è un blog che parla anche di cucina, sicuramente non posso non parlare di questo grazioso locale: ambiente moderno/lounge, cucina rigorosamente vegetariana, con alcuni elementi fusion, tutto biologico (anche la birra! davvero superba), e succhi di frutta freschi. Insomma per me già un paradiso di per sè. Ma la cosa bella è che il menu uno se lo fa da solo mettendosi nel piatto quello che vuole e poi paga a peso: comodo. E oltretutto ogni piatto ha delle lettere di riconoscimento per cui un intollerante sa esattamente se può mangiare un cibo oppure no. Ma sarebbe così difficile far sì che questa diventi una convenzione? E' possibile che io debba sempre avere il terrore di quello che mangio quando sono fuori?
Comunque, dopo aver girato un po' tra Piccadilly e Regent's Street siamo andati a Covent Garden, dove, dopo aver fatto una capatina da Lush :-), siamo andati in un negozietto specializzato in the e tisane http://www.covent-garden.co.uk/SITES/theteahouse/index.html dove si possono trovare tantissimi tipi di the e tisane da tutto il mondo.
La serata si è poi conclusa in uno dei modi migliori: un bel musical. Siamo andati all'Apollo (Victoria Station) a vedere Wicked http://www.wickedthemusical.com/. Abbiamo pagato 40 sterline a testa, ma sono state le 40 sterline meglio spese di tutta la vacanza: mi sono davvero commossa a sentire e vedere uno spettacolo realizzato così sapientemente. Consiglio vivamente a chiunque si trovi a Londra di fare una capatina in questi teatri che ospitano queste grandi produzioni.
Sabato il tempo è stato infausto, pioveva a dirotto e il vento era talmente impetuoso che gli ombrelli si catapultavano per cui, dopo un brevissimo giro a Portobello abbiamo ripiegato per Nando's http://www.nandos.co.uk/un locale di una catena di ristoranti di origine portoghese specializzati in cibo piccante. Diciamo che non è il cibo che generalmente amo, ma il pollo era davvero buono e poi ci sono mille salse piccanti da sperimentare... ciascuna con un grado diverso di "piccantezza".
Pomeriggio abbiamo invece bighellonato tra Wenstminster, Harrod's e il panorama fluviale di Waterloo, per poi, dopo una bella doccia, uscire a cena in un ristorante indiano, il Bangalore http://bangaloreexpress.co.uk. Anche questo locale merita secondo me una capatina, soprattutto da parte di chi ama il cibo indiano. Questo non solo per ciò che abbiamo mangiato, davvero gustoso (ma, aihmé, non credo privo di lattosio), per il fatto che volendo ci si può sedere su dei tavoli strutturati come dei letti a castello, cosa che noi abbiamo fatto: davvero divertente.
La serata è poi proseguita intorno a Waterloo e conclusa con una bella, fresca, pinta di Guinness.
Che dire, un weekend mordi e fuggi, ma davvero rilassante.
E la voglia, sempre più forte, di tornarci ancora.

mercoledì 11 novembre 2009

∞ La Cina è vicina.

Spaghettini di riso con gamberi e verdure - The Walrus
Ci sono mille luoghi comuni sulla Cina. E i comunisti. E i mangiatori di chissà quali animali strani. E lo sfruttamento del lavoro. E Paolo Sarpi. Certo, nemmeno io amo questo popolo, forse perché provengo da una famiglia che ha campato per anni grazie al primato italiano della maglieria e questo arrivismo cinese non mi va molto giù.
E soprattutto non mi vanno giù gli italiani che campano grazie all'arrivismo cinese, ma questa è un'altra storia, leggetela in Gomorra.
Qui si parla di cucina. E a me piace un sacco la loro cucina. Non tutto tutto, ma i noodles sì.

E chissà chi sono stati i primi a inventare gli spaghetti: noi Italiani o i cinesi? Non lo sapremo mai. Però, se vogliamo, possiamo provare a cucinarli come fanno loro, o almeno provarci. Magari dandogli un tocco italiano.
Sicuramente gusteremo un piatto ricco, completo e sano, a dispetto di mille luoghi comuni.

Ingredienti per 2 persone
- 1 zucchina
- 1 carota
- 3 cucchiai di germogli di soia (freschi o in barattolo)
- 200 grammi di noodles cinesi, spaghetti di riso
- salsa di soia salata (non quella dolce!)
- brodo granulare (meglio quello senza glutammato)
- mezza cipolla
- 1 spicchio d'aglio
- 1/4 di peperoncino secco
- 200 g. di gamberetti sgusciati precotti

Il procedimento è abbastanza semplice. Prima tagliamo la zucchina e la carota a julienne.
Poi tritiamo finemente la cipolla e la facciamo imbiondire in una padella molto grande, possibilmente wok, con olio, un po' di salsa di soia, uno spicchio d'aglio e del peperoncino tritato.
A questo punto uniamo le verdure (zucchine, carote e germogli di soia), aggiungiamo ancora un pochino di salsa di soia, un cucchiaino di brodo granulare e facciamo stufare il tutto.

Nel frattempo in un pentolino facciamo bollire i gamberetti in acqua calda e salata per 5 minuti circa (seguire le indicazioni riportate in confezione).

A questo punto mettiamo sul fuoco una pentola con dell'acqua, la pentola deve essere abbastanza grande ad accogliere comodamente gli spaghetti in fase di cottura.

Quando le verdure sono stufate bene e l'acqua bolle, aggiungiamo i gamberetti e, se ci piace, sfumiamo con del vino bianco.

Ora mettiamo gli spaghetti a cuocere e saliamo l'acqua. Consiglio di tagliare in due gli spaghetti con delle forbici da cucina, cosa che ritengo un puro sacrilegio per i "nostri" spaghetti, ma che per i noodles è abitudine usuale e consentita.

Per cuocere gli spaghetti ci vogliono 3 minuti circa perché sono molto fini, quindi considerate bene il tempo di cottura delle verdure in modo che gli spaghetti siano pronti insieme a loro.

Una volta cotti gli spaghetti li scoliamo con un normale scolapasta, aggiungiamo il peperoncino rimasto, aggiustiamo di sale e facciamo saltare in padella con le verdure aggiungendo della salsa di soia per amalgamare bene il tutto.

Servire subito! Buon appetito!

domenica 8 novembre 2009

Domenica è sempre domenica.

Domenica per me è una giornata un po' strana. Vorresti fare mille cose e poi non ne fai nessuna, vorresti pensare un po' a te stessa, ma alla fine pensi sempre agli altri.
Vorresti rilassarti e invece finisci con l'incazzarti. Vorresti non fare niente, ma hai mille cose da fare.
In sostanza tutte le aspettative si sciolgono in un bicchier d'acqua.
Dai, alla fine ci resta ancora metà domenica, riusciamo a fargli prendere una giusta piega a sta domenica nata male? O forse è quasi meglio sperare che arrivi presto il lunedì?

mercoledì 4 novembre 2009

∞ Raspberry Fields Forever.

Bavarese senza lattosio con salsa di lamponi - The Walrus

Solo gli intolleranti come me possono capire l'invidia (brutto parlare di questo vizio capitale, ma di fatto è così) che si prova ad andare al ristorante e non poter ordinare il dolce.
"Tu che prendi? Non prendi niente? E come mai?". E poi ci si vede sfilare davanti un bel carrello con tiramisùprofiterolechipiùnehapiùnemetta.

martedì 3 novembre 2009

Dopo la pioggia ancora il sole.

Ieri sera ero abbastanza triste mentre tornavo a casa. Non triste per qualche motivo, ma con quella malinconia addosso, quel "male di vivere" che arriva dopo i momenti di tensione e nei giorni di pioggia.
Alle 16 Milano era già avvolta nel buio. Alle 19 era già notte fonda.

lunedì 2 novembre 2009

La strega, il leone e l'armadio.

Forse, e dico forse, è passato il periodo di delirio lavorativo. Dico forse perché in questo lavoro magari hai due o tre ore in cui non hai nulla da fare prima che si scateni l'inferno: la fantomatica "Gara".
Quindi godiamoci queste due o tre ore di pace prima di iniziare a galoppare di nuovo.
Nei momenti di pace c'è chi si rilassa, chi cazzeggia su facebook, chi guarda un video su youtube... Io faccio così ma poi mi stanco. E poi ci sono sempre le scartoffie in arretrato. Quelle cui non riesci proprio a starci dietro durante il delirio, ma che poi sono lì e si accumulano, si accumulano.