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Tempura verdarancio - The Walrus |
Che c'è di meglio delle zucchine fritte? Forse la salvia fritta, ma le zucchine fritte a parer mio sono la cosa più buona al mondo. Fortunatamente il mio nonnino ha l'orto provvisto di zucchine e relativi fiori di zucca, inoltre in frigo rantolavano un paio di carote che chiedevano di essere mangiate per pietà, così ho pensato di fare una bella frittura: perché non una tempura?
Dopo una sana e distensiva passeggiata in bicicletta con effetto sauna, dati i 37°C di Busto Arsizio, per recuperare la verdura dai nonni, mi sono armata di voglia di apprendere, curiosità, pazienza, e del libro ricevuto in regalo per l'anniversario "Guida completa alla cucina macrobiotica" di Aveline Kushi e Alex Jack.
La ricetta presente nel libro prevede alcuni ingredienti come il kuzu o la farina di arrowroot, che sono ingredienti tipicamente giapponesi, in mancanza di questi ho realizzato una mia versione personale che ritengo molto simile a quella mangiata al ristorante, leggera e gustosa.
Ingredienti per 2 persone
- 3 carote
- 3 zucchine
- 2 fiori di zucca
- 1/2 tazza di farina integrale
- 1 cucchiaio di maizena
- 1 tazza di acqua fredda
- 1 pizzico di sale marino
- olio di girasole bio
- qualche cubetto di ghiaccio
La ricetta generale prevede di friggere le verdure con l'olio di sesamo. Io ho usato l'olio di girasole bio, ottenuto dalla spremitura meccanica dei semi e senza solventi: fattore molto importante appreso dal libro della Kushi. Al posto della maizena si menziona il kuzu o l'arrowroot, sono due piante giapponesi che hanno proprietà nutrizionali fantastiche, ma purtroppo essendo domenica non avrei saputo dove reperirle per cui ho cercato qualcosa che avesse dell'amido e ho sostituito con la maizena, che comunque non è male come alternativa... vedremo per la prossima volta!
In una padella (la wok è l'ideale), mettiamo circa 3 cm di olio. Laviamo e tagliamo le verdure a listarelle (tranne i fiori di zucca, che priveremo del pistillo e dei gambi) e asciughiamole bene con della carta da cucina: le verdure vanno usate asciutte.
In una ciotola mischiamo gli ingredienti solidi per la pastella (farina, maizena, sale) e poi aggiungiamo l'acqua fredda. Mescoliamo bene il tutto e poi lasciamo la pastella in frigorifero per qualche minuto.
Nel frattempo facciamo scaldare l'olio. La tempura va preparata con una temperatura dell'olio precisa: per capire quando l'olio è alla giusta temperatura basta lasciar cadere una goccia di pastella nella padella. Quando la goccia scende e poi risale subito avremo la temperatura ideale, se invece la pastella scende e resta sul fondo allora l'olio è troppo freddo, se invece resta direttamente sulla superfice e inizia a sfrigolare allora l'olio è troppo caldo.
A questo punto intingiamo le verdure nella pastella, 5 pezzi massimo per volta e usando delle pinze per friggere, che useremo anche per adagiarle in padella, non va usata troppa pastella altrimenti le verdure si attaccheranno tra di loro. Facciamo friggere ogni pezzo per 1 minuto circa da ciascun lato, poi togliamo l'olio in eccesso con della carta assorbente e puliamo l'olio dai residui di pastella con una schiumarola in modo che non brucino dando un cattivo odore e un pessimo sapore alla frittura.
Mettiamo le verdure mano a mano che le cuociamo in un contenitore riposto nel forno tiepido, in modo che le verdure non si raffreddino. Continuiamo con questo procedimento fino al termine delle verdure, se necessario preparando dell'altra pastella. Durante la cottura la pastella va tenuta al fresco: aggiungiamo eventualmente qualche cubetto di ghiaccio in modo che non si scaldi.
Serviamo la tempura ben calda, salandola ulteriormente se necessario e accompagnandola da una salsa fatta mescolando un cucchiaio di soia, un cucchiaio di dashi (o acqua), un cucchiaino di mirin (o di aceto di mele/balsamico), e un pizzico di zenzero grattugiato.
Buon Appetito!