martedì 28 settembre 2010

∞ Ricotta vegan: the Walrus is getting back!

Ricotta Vegan - The Walrus

Rieccomi con le ricette! Ultimamente, e non dovrei dirlo, ho avuto poca voglia di scrivere e di cucinare zero e, soprattutto, avevo tantissima voglia di relax a casa, io, marito e gattino. Avevo promesso un post su Via Gaggio, ma non ce l'ho ancora fatta! Inizio con le ricette arretrate perché davvero, la macchina fotografica è piena di foto e io sono troppo indietro.
Qualche settimana fa, complici gli ultimi caldi estivi (ormai dimenticati, fa un freddo!) e la voglia di mangiar leggero, ho finalmente autoprodotto una ricotta vegan.

La ricetta è rubata dal sito Veganblog.it, su cui adesso scrivo anch'io, qui trovate la ricetta originale.
Io vi dò solo qualche suggerimento aggiuntivo su come realizzare questa ricetta che di per sè è molto semplice e sul mio blog non poteva mancare.

Ingredienti
- 1 litro di latte di soia
- 5 cucchiai di aceto (preferibilmente di mele) o di succo di limone

Materiale occorrente
- 1 vascedda con contenitore per lo scolo
- 1 colino a maglie fitte

Occorre far bollire il latte e, quando si forma la schiuma, aggiungere l'aceto. A questo punto spegniamo il fornello e mescoliamo: in pochi istanti si formeranno dei fiocchi di latte. Ora filtriamo il latte con un colino a maglie fitte (o con una garza), dando una leggera sciacquata ai fiocchi in modo che perdano il sapore di aceto e riempiamo gradualmente di fiocchi un contenitore adatto allo scolo: vi consiglio di reperire una vascedda (vaschetta per ricotta con fori per il filtraggio) in plastica per ricotte, ci sono alcune marche di ricotta che hanno proprio la vaschetta che fa al caso nostro, provvista anche di contenitore adatto a raccogliere lo scolo.
A questo punto mettiamo il contenitore sopra un bicchiere in modo che la ricotta scoli piano piano.
La ricotta così ottenuta si può mangiare dopo 24 ore oppure dopo 48 se preferite una ricotta più "ferma".
Si può mangiare al naturale, condita con olio, sale e pepe, oppure si può aromatizzarla prima di scolarla aggiungendo basilico o olive per esempio. Se vogliamo una ricotta più morbida, possiamo arricchirla con un cucchiaio di panna di soia (questo prima di scolarla), anche se così otterremo una ricotta più grassa.
La ricotta si presta anche come ingrediente per realizzare dolci (cannoli e pastiere), creme (frosting) e frullati, sughi "formaggiosi" e piadine sfiziose.
Personalmente l'ho usata come ingrediente per una glassa e per un frappè, ma anche nella piadina, salata e pepata, non era niente male.

Ma ora veniamo ad alcuni accorgimenti ed errori che è meglio evitare.

Raccomandazioni e suggerimenti:
- meglio utilizzare latte di soia autoprodotto;
- se non è possibile usare un latte homemade, ripiegare su latte di soia non ogm i cui ingredienti siano solamente soia e acqua, non usate latte in cui sono presenti sale, zucchero o aromi, o qualsiasi altro ingrediente: solo soia e acqua, è fondamentale, altrimenti non si creano i fiocchi di latte (parlo per esperienza!);
- il latte scelto deve contenere una percentuale di grasso pari almeno al 2 g per ogni 100 g di prodotto;
- esempio: con un litro di latte di marca Ecolife (reperibile presso i supermercati Esselunga) si ottiene una ricotta di circa 300 g.

Buon Appetito!

2 commenti:

Blueberry ha detto...

complimenti sembra proprio una vera ricotta vaccina! nonostante sia vegana non l'ho mai provata...prima o poi... ;)

The Walrus ha detto...

Ciao Blueberry e benvenuta sul mio blog! Ti consiglio di provare questa ricotta perché é davvero un ingrediente versatile per noi che non mangiamo latticini. Si presta davvero alle ricette più disparate, ha un gusto delicato ed è davvero facile da fare.