Vivere senza latte

Caro lettore, se sei qui è probabilmente perché tu o un tuo amico siete intolleranti al lattosio. 
Niente panico. Vedrai che ti si aprirà un mondo! 
Come si fa a cucinare senza latte? Quali sono le regole da seguire? Come si fa?
Me lo sono chiesta pure io inizialmente, poi quando ho iniziato a farmi passare lo sconforto  iniziale :-) ho realtà scoperto che in realtà cucinare senza latte è più semplice di quanto si pensi e che, soprattutto, è più salutare. 
Mi sento di consigliare a tutti di eliminare il latte dalla propria dieta. E lo faccio supportata da studi scientifici, non perché mi sia svegliata stamattina e pensi che, siccome non posso mangiare io latte e formaggio allora non lo debba fare nessuno subendo atroci sofferenze. Semplicemente mi sento di consigliare a tutti la scelta di un'alimentazione alternativa e più etica. Vi rimando al sito Infolatte dove trovare tutte le informazioni mediche necessarie. Ah... non credete a chi vi dice che senza latte avrete carenza di calcio e che vi verrà l'osteoporosi, informatevi, sempre su Infolatte.

Come si manifesta l'intolleranza al lattosio?
Innanzitutto prima di partire con qualsiasi altra affermazione, alla base dobbiamo distinguere i vari tipi di intolleranza. Io non sono un medico, ma sicuramente il tuo medico (o quello del tuo amico, parente, conoscente intollerante), saprà dirti quale dieta seguire in base al tipo di intolleranza, che hai ma sappi che l'intolleranza si può definire tale solo in seguito a un breath test, che è l'unico mezzo attualmente  valido scientificamente per stabilire una vera intolleranza (vedi anche l'approfondimento dello studio medico Torrino).
Come per tutte le intollerenze dobbiamo distinguerne i vari tipi di disturbi a seconda di sintomi e caratteristiche diverse e da lì definire il tipo di dieta da seguire.

- Intolleranza leggera: l'intolleranza leggera è la più diffusa. A chi non è capitato di sentirsi affaticato dopo una torta con la panna, o dopo un cappuccino? Quanti bambini non digeriscono bene il latte in alcuni periodi della loro vita? Se i sintomi si fermano a questo probabilmente si è affetti da una intolleranza primaria, che spesso è temporanea e curabile, ed è dovuta a un cambio della flora batterica intestinale e  che può dunque scomparire dopo qualche tempo limitando gradualmente il consumo di latte per poi reintrodurlo piano piano. Fate sempre affidamento al vostro medico. Lui saprà come consigliarvi una dieta e un percorso curativo adeguato a questo tipo di intolleranza.

- Intolleranza grave: il mio tipo di intolleranza!
Per quanto riguarda l'intolleranza al lattosio bisogna sapere che tutti noi abbiamo nel nostro stomaco un enzima chiamato lattasi che "digerisce" il lattosio. Alcune persone però non ne producono in maniera sufficiente. Senza lattasi il lattosio non viene digerito e si creano nello stomaco gas intestinali. Da quì i sintomi come spasmi intestinali, diarrea, vomito, coliche. Niente di bello insomma. Dunque o si assume la lattasi in maniera artificiale tramite pastiglie che si trovano in farmacia (con tutti i rischi del caso perché non possiamo esattamente sapere il contenuto di lattosio che assumiamo con una pietanza e dunque calibrare perfettamente il numero di pastiglie da assumere per contrastarne l'effetto), oppure si elimina il latte. Questa è stata la mia scelta, ma il consiglio che posso dare in caso di intolleranza è di procedere per tentativi assumendo poco lattosio alla volta e andando a verificarne gli effetti, per esempio mangiando un pezzetto di formaggio stasera e poi non assumendo lattosio per almeno tre quattro giorni in modo da vedere se quel quantitativo ci dà dei disturbi o no.

- Allergia al latte: Gli allergici al latte NON devono assumere latte e derivati in qualsiasi forma o modo per non incorrere a shock anafilattici che possono portare anche alla morte (ricordate il caso del campione di scherma Montano?). Per gli allergici la lattasi non serve e devono fare attenzione anche alle proteine del latte spesso aggiunte per una questione di gusto anche in tanti prodotti senza latte o lattosio. Gli allergici devono stare molto attenti ed evitare anche questi alimenti praticando una dieta al 100% dairy free. Trovate altre interessanti informazioni sull'argomento allergia vs. intolleranza in questo articolo di Eurosalus.

Come possiamo sostituire latte e derivati?
Di seguito ecco quali sono gli alimenti che solitamente usiamo in cucina e come possiamo sostituirli.

- latte vaccino: esistono in commercio tantissimi sostituti del latte come latte di soia, latte di riso, latte d'avena, latte di mandorle, ci sono diverse marche e sicuramente tra questi troverete quella più adatta a voi. Ci sono latti fortificati con vitamine e calcio, dolcificati, al naturale, aromatizzati con vaniglia o cacao. A seconda del gusto cercato possiamo usare il latte vegetale come bevanda calda o fredda o anche come base per preparare torte, creme pasticcere, besciamella. Provateci e vedrete che non sentirete la differenza, il tutto naturalmente senza colesterolo!

- burro: il burro, tanto demonizzato, in realtà sembra faccia male meno della margarina. Ma, dipende dalla margarina, diciamo che non credo sia un discorso facilmente generalizzabile. La margarina si presta ad essere sostituita al burro in qualsiasi preparazione, ma per pensare anche alla nostra salute occorre usarla in minime quantità (è sempre una fonte di grassi anche se non contiene colesterolo) e di buona qualità, ovvero senza grassi idrogenati e con certificazione biologica. Come sostituto alla margarina, in commercio in ogni supermercato, nei negozio di alimentazione alternativa e biologica troviamo anche il burro di soia, che a mio parere è ancora più simile come gusto al burro animale.

- yogurt: mai provato lo yofu o lo yogurt di soia? E i budini di riso? Non sapete che cosa vi perdete,:fate un giro perlustrativo nel vostro supermercato e cercate marche come Soyasun o Alprosoya... oppure fate un giro nel Naturasì più vicino.

- formaggio: no, non ci sono sostituti "reali" del formaggio. Il parmigiano reggiano stagionato 36 mesi, il gorgonzola, l'emmenthaler e l'auricchio piccante sono solitamente ben tollerati. 
Non nel mio caso e nel caso di persone allergiche. Per chi ha fatto una scelta di vita vegana o non tollera nemmeno questi formaggi l'unica alternativa è il tofu. Il tofu è un prodotto ottenuto dal caglio del latte di soia cui è stato aggiunto il nigari o cloruro di magnesio, ed è una ricetta di origine giapponese. Il tofu è molto versatile, ma generalmente poco gustoso se non si sa come farne uso. Nei negozi biologici e nei supermercati si trovano ormai vari tipi di tofu (al naturale, aromatizzati, spalmabili): anche qui il consiglio è quello di provare con l'aiuto delle ricette che trovate quì e in rete. Ci sono poi alcuni "barbatrucchi" per ottenere dal latte e dai derivati della soia alcune preparazioni simili al formaggio: vegricotta, vegmozzarella... in questo blog trovate la ricetta della ricotta vegana, ma presto vi delizierò con altre ricette.

Gli alimenti cui stare attenti perché, anche se non ci pensiamo, potrebbero contenere lattosio.
Il latte è ovunque. Un intollerante lo sa bene. Spesso non basta però leggere le etichette dei dolci o dei biscotti perché il lattosio è usato anche come ingrediente per altre preparazioni.
Oltre ai cibi alternativi di cui sopra ci sono latti ad alta digeribilità, mozzarelle marchiate "senza lattosio" e altri prodotti, ma facciamo attenzione. La dicitura alta digeribilità o "senza lattosio" non significato che il prodotto possa essere assunto tranquillamente. In questi prodotti il lattosio viene diminuito aggiungendo la lattasi direttamente in azienda, ma una percentuale di lattosio è presente per cui prestiamo attenzione e testiamo i prodotti prima di assumerli in grande quantità.
Oltre alle proteine del latte cui gli allergici devono prestare attenzione dobbiamo sapere che il lattosio è usato come conservante e che si trova spesso nelle medicine (pillola anticoncezionalie e pastiglie in generale) e negli insaccati (salame, prosciutto cotto, wurstel, cotechino...). Con una dieta vegana non avremo problemi, ma se per scelta non vogliamo rinunciare alle proteine animali allora occorre stare attenti, leggere le etichette e chiedere sempre consiglio al nostro macellaio di fiducia (o al farmacista nel caso delle medicine).
La carne viene poi spesso trattata durante la macellazione con del latte. Anche quì, il consiglio è lo stesso: affidati a un macellaio di fiducia cui chiedere di fare attenzione. Oltre a questo recenti studi rivelano che il lattosio si mantiene nelle carni animali dei bovini, per cui per i più intolleranti potrebbe essere necessario eliminare la carne di manzo, di vitello e gli insaccati di carne bovina come la bresaola.
A questo proposito mi sento di consigliare a tutti gli affettati vegetali vegani e il seitan: è possibile non rinunciare al gusto adottando una scelta di vita maggiormente etica e più sana anche per la nostra salute. Vedrai che dopo qualche tempo senza insaccati e carne ti sentirai meglio fisicamente e mentalmente, e che avrai nel frattempo provato altri cibi altrettanto buoni che soddisferanno il palato.

E al ristorante? Come si fa? Sono stato invitato a cena fuori o a casa di amici? Come faccio?
La regola è sempre la stessa, come in tutte le cose. Pensa prima di tutto al tuo benessere e non  avere paura di offendere nessuno: ne va della tua salute. Inizialmente ero intimidita dal pormi alla gente come intollerante, c'è chi ti deride, chi minimizza, chi pensa che siano tutte stupidate, fondamentalmente perché é ignorante. Non curarti di loro, diceva Dante, vai per la tua strada.
Al ristorante per quanto possibile esigi che ti venga cucinato tutto separatamente. Cerca di avvisare prima il locale quando possibile. Ove non possibile opta per menu di pesce (via libera al sushi) o vegani. Attenzione ai ristoranti "vegetariani" che usano latticini. Ormai il nostro è un problema diffuso e anche nei ristoratori c'è sempre più attenzione per il cliente allergico o intollerante.
Quando sei ospite di qualcuno se si tratta di un matrimonio o di un ristorante procedi come sopra, cerca di contattare il locale prima (forse in barba al galateo), ma assicurati tu stesso che faranno attenzione, si tratta di una cosa importante o vuoi passare la nottata dopo la cena o il matrimonio dei tuoi amici seduto su un gabinetto? So che è un'immagine forte, ma è necessaria.
Se invece sei ospite a casa di amici vedrai che capiranno: ho visto amici prodigarsi alla ricerca di ricette su internet, amici preparare i miei piatti a casa loro, addirittura una mia carissima amica ha organizzato una cena completamente vegana davvero deliziosa. Vedrai che i tuoi amici ti stupiranno. E, se non lo fanno, prova a pensare perché, forse non vale la pena di essere loro amici, forse non sono veri amici e non gliene frega niente di te. Ignorali! Ma se vuoi "convincere" qualcuno cui tieni della bontà della cucina senza latte stuipiscili! Prepara un dolce fatto con le tue mani con le ricette di questo blog, vedrai che apprezzeranno. E tutti ti chiederanno la ricetta di quella torta buonissima perché così "leggera", gustosa, ma "sana".

In questo blog trovi tante idee, ricette e consigli utili per partire con questa nuova avventura.
L'unica raccomandazione è quella di sperimentare divertendosi e di scherzarci su... siamo intolleranti al lattosio, mica alieni ammalati di chissà quale malattia!

Buon appetito!