martedì 8 dicembre 2009

One love: two angels.

L'8 dicembre per me è un giorno strano, un primo assaggio di festa prima delle vacanze di Natale, un giorno pieno zeppo di ricordi. Il giorno dell'albero e delle canzoncine di Natale.
Oggi è una giornata di sole in cui ho voglia di ricordare due angeli che sono sempre con me.
Tanti anni fa c'erano due giovani ragazzi, uno biondo, l'altro moro. Uno sbruffone e mattacchione, l'altro quieto solo nell'apparire, ma un fiume in piena quando era necessario. Due giovani artisti che hanno cambiato la storia della musica e, forse, quando è successo non se ne sono nemmeno resi conto.
Oggi voglio ricordarli così, tutti e due, perché li sento qui e anche se uno di loro è morto poco prima che io nascessi, in un tragico 8 dicembre di tanti anni fa, sento che quei due angeli possono ancora fare molto per noi. Sento che hanno ancora molto da insegnarci e che, anche se si è parlato tanto di loro, nelle loro canzoni e nel loro essere così simili, ma diversi, hanno saputo dare al mondo parole di speranza, parole di fiducia nel futuro e nel mondo in cui viviamo.
Non so a quale dei due io sia più legata, so solo che sono due facce della stessa medaglia, due lati del mio carattere che non possono staccarsi e che anche se a volte si odiano, fanno parte di un'unica sostanza.
Il vincente, il più famoso, il genio. E l'outsider, taciturno e spirituale.
Il bianco e il nero.
Il giorno e la notte.
La rabbia e la pace.
John e George.
Ci mancate tanto.

sabato 5 dicembre 2009

∞ Oh you... pretty thing!

Muffins with chocolate chips - The Walrus
Ci sono piccole cose che sono speciali... è più meno questo il claim di una pubblicità di una nota piccola auto italiana.
Così vale per le auto quanto per il cibo.
Certe piccole cose sono talmente speciali nella loro semplicità, che ci fanno assaporare gusti che sanno di casa, di inverno e di piccoli momenti concessi solo a noi, alle coccole, al burro e al cioccolato.
E no, niente burro: quì è rigorosamente vietato, ecco la ricetta di questi piccoli deliziosi muffin con gocce di cioccolato, ovviamente e, come dice mio nipote "giustamente" lattosio free.

domenica 29 novembre 2009

Ridiamo Cagliari ai Cagliaritani.

Ci sono poche soddisfazioni nella vita di un tifoso cagliaritano. La realtà dei fatti è questa.
Si lotta con le ristrettezze economiche. Con i bidoni svizzeri. Con i dellitti arbitrali.
Poi arrivano giornate come queste e capisci che lottare così duramente, avendo sempre la tua squadra in fondo al cuore, alla fine ha un senso, perché poi le soddisfazioni sono anche maggiori.
E non c'è soddisfazione più grande per un cagliaritano di vincere in casa contro la Juventus.

giovedì 26 novembre 2009

Si vive insieme, si muore soli.

Diceva Jack Shepard in Lost. E quando ho sentito questa frase ho pensato che fosse una grande stronzata. Oggi invece penso sia una grande verità. Limpida, fresca e tagliente come solo la verità riesce ad essere. Quella verità, nuda, cruda e rivelante, che squarcia i nostri dubbi e le nostre paranoie come una spada d'acciaio: non sono gli altri a vivere la nostra vita, siamo NOI.

giovedì 19 novembre 2009

Two of us...

Two of us wearing raincoats
Standing solo in the sun
You and me chasing paper
Getting nowhere on our way back home
We're on our way home
We're on our way home
We're going home

You and I have memories
Longer that that road that stretches out ahead

Questa canzone mi ricorda me e te, con i nostri ricordi, le nostre piccole conquiste.
Il nostro stare insieme che è un raggio di sole in mezzo a questo mondo così strano e buio.
Vorrei che fosse sempre così, come una piccola canzone, che sembra serena, ma che ha in sè anche tanta amarezza: vorrei averla potuta scrivere io.

martedì 17 novembre 2009

London Bridge is falling down...

London Tower - foto M. Signorelli
Quando si torna a casa si lascia sempre qualcosa di sè nel posto dove siamo stati.
Io ci ho lasciato letteralmente un pezzo di cuore.
Credo non si possa parlare solo di sintonia. Ma sono stata in Inghilterra tre volte e ogni volta mi sono sentita a casa. Sarà per la precisione a volte fine a sè stessa, per l'esigenza di ordine e rigore, ma anche per il fascino della regalità e per lo humor indiscutibile.
Ma, davvero, io mi sento molto inglese e più vado avanti più sento che appartengo a quell'isola meravigliosa.
Essendo la seconda volta a Londra non è stata una visita stile tour forsennato alla ricerca di vedere quanto più possibile, ma abbiamo cercato di ampliare la nostra visita aggiungendo quello che non eravamo riusciti a vedere nel weekendafterhourtour fatto qualche anno fa, con una tabella di marcia che faceva spavento anche al più truce comandante delle forze armate. Correre correre correre-sissignora era il nostro motto. Stavolta invece abbiamo fatto shopping bighellonando quà e là lasciandoci portare dalla corrente.
L'appartamento dove siamo stati è vicino a London Brige, ringrazio l'amico Matteo per averci ospitato, anche se mi dispiace sia stato assorbito così tanto dal lavoro da non essere riusciti nemmeno una volta a cenare insieme. Comunque, London Brigde è vicino alla Tower of London, così venerdì mattina (13!) siamo andati a fare una visita lì, visto che l'altra volta eravamo tornati tardi da Greenwich e avevamo trovato la torre chiusa (oh anch'io a volte sbaglio le timing).
La visita è stata davvero stupenda, un posto che merita davvero a dispetto del prezzo, ben 17 sterline per il biglietto di ingresso (nella foto uno dei corvi che abitano la torre, la leggenda dice che se un giorno i corvi dovessero scappare dalla Torre, la monarchia cesserà di esistere).
Poi nel pomeriggo abbiamo fatto un giretto "musicale", tra Abbey Road, Cavendish avenue, Savile Row ed Haddon Street... per fare foto in quei loghi dove sono passati i nostri idoli.
E a pranzo, per caso, vicino alla cabina telefonica in cui David Bowie posò per il retro copertina di Ziggy Stardust, ho mangiato in un posto davvero carino: Tibits http://www.tibits.co.uk/e/.
Visto che questo è un blog che parla anche di cucina, sicuramente non posso non parlare di questo grazioso locale: ambiente moderno/lounge, cucina rigorosamente vegetariana, con alcuni elementi fusion, tutto biologico (anche la birra! davvero superba), e succhi di frutta freschi. Insomma per me già un paradiso di per sè. Ma la cosa bella è che il menu uno se lo fa da solo mettendosi nel piatto quello che vuole e poi paga a peso: comodo. E oltretutto ogni piatto ha delle lettere di riconoscimento per cui un intollerante sa esattamente se può mangiare un cibo oppure no. Ma sarebbe così difficile far sì che questa diventi una convenzione? E' possibile che io debba sempre avere il terrore di quello che mangio quando sono fuori?
Comunque, dopo aver girato un po' tra Piccadilly e Regent's Street siamo andati a Covent Garden, dove, dopo aver fatto una capatina da Lush :-), siamo andati in un negozietto specializzato in the e tisane http://www.covent-garden.co.uk/SITES/theteahouse/index.html dove si possono trovare tantissimi tipi di the e tisane da tutto il mondo.
La serata si è poi conclusa in uno dei modi migliori: un bel musical. Siamo andati all'Apollo (Victoria Station) a vedere Wicked http://www.wickedthemusical.com/. Abbiamo pagato 40 sterline a testa, ma sono state le 40 sterline meglio spese di tutta la vacanza: mi sono davvero commossa a sentire e vedere uno spettacolo realizzato così sapientemente. Consiglio vivamente a chiunque si trovi a Londra di fare una capatina in questi teatri che ospitano queste grandi produzioni.
Sabato il tempo è stato infausto, pioveva a dirotto e il vento era talmente impetuoso che gli ombrelli si catapultavano per cui, dopo un brevissimo giro a Portobello abbiamo ripiegato per Nando's http://www.nandos.co.uk/un locale di una catena di ristoranti di origine portoghese specializzati in cibo piccante. Diciamo che non è il cibo che generalmente amo, ma il pollo era davvero buono e poi ci sono mille salse piccanti da sperimentare... ciascuna con un grado diverso di "piccantezza".
Pomeriggio abbiamo invece bighellonato tra Wenstminster, Harrod's e il panorama fluviale di Waterloo, per poi, dopo una bella doccia, uscire a cena in un ristorante indiano, il Bangalore http://bangaloreexpress.co.uk. Anche questo locale merita secondo me una capatina, soprattutto da parte di chi ama il cibo indiano. Questo non solo per ciò che abbiamo mangiato, davvero gustoso (ma, aihmé, non credo privo di lattosio), per il fatto che volendo ci si può sedere su dei tavoli strutturati come dei letti a castello, cosa che noi abbiamo fatto: davvero divertente.
La serata è poi proseguita intorno a Waterloo e conclusa con una bella, fresca, pinta di Guinness.
Che dire, un weekend mordi e fuggi, ma davvero rilassante.
E la voglia, sempre più forte, di tornarci ancora.

mercoledì 11 novembre 2009

∞ La Cina è vicina.

Spaghettini di riso con gamberi e verdure - The Walrus
Ci sono mille luoghi comuni sulla Cina. E i comunisti. E i mangiatori di chissà quali animali strani. E lo sfruttamento del lavoro. E Paolo Sarpi. Certo, nemmeno io amo questo popolo, forse perché provengo da una famiglia che ha campato per anni grazie al primato italiano della maglieria e questo arrivismo cinese non mi va molto giù.
E soprattutto non mi vanno giù gli italiani che campano grazie all'arrivismo cinese, ma questa è un'altra storia, leggetela in Gomorra.
Qui si parla di cucina. E a me piace un sacco la loro cucina. Non tutto tutto, ma i noodles sì.

E chissà chi sono stati i primi a inventare gli spaghetti: noi Italiani o i cinesi? Non lo sapremo mai. Però, se vogliamo, possiamo provare a cucinarli come fanno loro, o almeno provarci. Magari dandogli un tocco italiano.
Sicuramente gusteremo un piatto ricco, completo e sano, a dispetto di mille luoghi comuni.

Ingredienti per 2 persone
- 1 zucchina
- 1 carota
- 3 cucchiai di germogli di soia (freschi o in barattolo)
- 200 grammi di noodles cinesi, spaghetti di riso
- salsa di soia salata (non quella dolce!)
- brodo granulare (meglio quello senza glutammato)
- mezza cipolla
- 1 spicchio d'aglio
- 1/4 di peperoncino secco
- 200 g. di gamberetti sgusciati precotti

Il procedimento è abbastanza semplice. Prima tagliamo la zucchina e la carota a julienne.
Poi tritiamo finemente la cipolla e la facciamo imbiondire in una padella molto grande, possibilmente wok, con olio, un po' di salsa di soia, uno spicchio d'aglio e del peperoncino tritato.
A questo punto uniamo le verdure (zucchine, carote e germogli di soia), aggiungiamo ancora un pochino di salsa di soia, un cucchiaino di brodo granulare e facciamo stufare il tutto.

Nel frattempo in un pentolino facciamo bollire i gamberetti in acqua calda e salata per 5 minuti circa (seguire le indicazioni riportate in confezione).

A questo punto mettiamo sul fuoco una pentola con dell'acqua, la pentola deve essere abbastanza grande ad accogliere comodamente gli spaghetti in fase di cottura.

Quando le verdure sono stufate bene e l'acqua bolle, aggiungiamo i gamberetti e, se ci piace, sfumiamo con del vino bianco.

Ora mettiamo gli spaghetti a cuocere e saliamo l'acqua. Consiglio di tagliare in due gli spaghetti con delle forbici da cucina, cosa che ritengo un puro sacrilegio per i "nostri" spaghetti, ma che per i noodles è abitudine usuale e consentita.

Per cuocere gli spaghetti ci vogliono 3 minuti circa perché sono molto fini, quindi considerate bene il tempo di cottura delle verdure in modo che gli spaghetti siano pronti insieme a loro.

Una volta cotti gli spaghetti li scoliamo con un normale scolapasta, aggiungiamo il peperoncino rimasto, aggiustiamo di sale e facciamo saltare in padella con le verdure aggiungendo della salsa di soia per amalgamare bene il tutto.

Servire subito! Buon appetito!

domenica 8 novembre 2009

Domenica è sempre domenica.

Domenica per me è una giornata un po' strana. Vorresti fare mille cose e poi non ne fai nessuna, vorresti pensare un po' a te stessa, ma alla fine pensi sempre agli altri.
Vorresti rilassarti e invece finisci con l'incazzarti. Vorresti non fare niente, ma hai mille cose da fare.
In sostanza tutte le aspettative si sciolgono in un bicchier d'acqua.
Dai, alla fine ci resta ancora metà domenica, riusciamo a fargli prendere una giusta piega a sta domenica nata male? O forse è quasi meglio sperare che arrivi presto il lunedì?

mercoledì 4 novembre 2009

∞ Raspberry Fields Forever.

Bavarese senza lattosio con salsa di lamponi - The Walrus

Solo gli intolleranti come me possono capire l'invidia (brutto parlare di questo vizio capitale, ma di fatto è così) che si prova ad andare al ristorante e non poter ordinare il dolce.
"Tu che prendi? Non prendi niente? E come mai?". E poi ci si vede sfilare davanti un bel carrello con tiramisùprofiterolechipiùnehapiùnemetta.

martedì 3 novembre 2009

Dopo la pioggia ancora il sole.

Ieri sera ero abbastanza triste mentre tornavo a casa. Non triste per qualche motivo, ma con quella malinconia addosso, quel "male di vivere" che arriva dopo i momenti di tensione e nei giorni di pioggia.
Alle 16 Milano era già avvolta nel buio. Alle 19 era già notte fonda.

lunedì 2 novembre 2009

La strega, il leone e l'armadio.

Forse, e dico forse, è passato il periodo di delirio lavorativo. Dico forse perché in questo lavoro magari hai due o tre ore in cui non hai nulla da fare prima che si scateni l'inferno: la fantomatica "Gara".
Quindi godiamoci queste due o tre ore di pace prima di iniziare a galoppare di nuovo.
Nei momenti di pace c'è chi si rilassa, chi cazzeggia su facebook, chi guarda un video su youtube... Io faccio così ma poi mi stanco. E poi ci sono sempre le scartoffie in arretrato. Quelle cui non riesci proprio a starci dietro durante il delirio, ma che poi sono lì e si accumulano, si accumulano.

lunedì 26 ottobre 2009

"And in the end...

... the love you take is equal to the love you make".

Sì, è proprio vera questa frase. Alla fine l'amore che ricevi è pari all'amore che dai.
E alla fine, aggiungo io, tutto è bene quel che finisce bene.
E così un weekend che è nato male, tra acciacchi e problemi vari, si è rivelato un weekend da ricordare ed è davvero finito in bellezza, con tutta la famiglia unita davanti a Rock Band.
I Beatles uniscono sempre.
E così la prima cena ufficiale a casa nostra è finita nel migliore dei modi.
Complice una fetta di torta e un sugo davvero buono e del buon vino.
Ma anche complice l'amore, che, alla fine, trionfa sempre.

Buona notte, golden slumbers.

martedì 20 ottobre 2009

∞ Magical Mystery Mushroom Rice

Risotto con i funghi - The Walrus
No, non è un risotto allucinogeno. Ma l'esperienza che si prova nel mangiare il risotto con i funghi è magica.
Sa di primi freddi e gite in montagna. Sa di castagne appena raccolte e profuma di inverno. Sa di ricordi che a volte vorrei scordare, ma che sono stampati nella mia mente come piccole polaroid ingiallite che non voglio guardare più.
Complice una serata fredda, voglia di coccole e di un piatto che dici... da quanto tempo è che non lo mangiavo? insomma ci voleva davvero un bel risotto...

mercoledì 14 ottobre 2009

Sex, Whiskey, Tea, Coffee and Cigarettes...

... Boh, che sia il fatto di uscire dall'ufficio mentre tutto il mondo è a casa che cena allegramente.
e io invece a casa non c'ho un cazzo da mangiare...
Che sia il fatto di vedere Milano completamente al buio. E la gente che nonostante tutto, valigetta in mano, continua a correre come se fossero le 8 del mattino.
Che sia il fatto di sapere che avrei passato la serata da sola a godere della malaugurata singletudine temporanea dovuta a turno infame del marito.
Che sia che in sto periodo son davvero stanca.
Ma non lo so avrei voglia di tutte le cose citate nel titolo.
E non necessariamente nell'ordine citato.
Ma ogni tanto c'è voglia di quel lasciatemistarenehopienelescatoleciòsolovogliadinonpensareaniente che è TTTTTTTTanto LiBBBBBeratorio....
Una porta si chiude, salgo sul treno, cuffie alle orecchie, chiudo gli occhi e chi s'è visto s'è visto.

sabato 10 ottobre 2009

∞ Green Back to where you once belonged.

Bruschetta Green Back - The Walrus

Sabato scorso è partita l'ispirazione e quando parte, parte. Non c'è niente da fare.
A volte avrei voglia solo di spaghetti aglio e olio. Altre volte non so perché, scatta qualcosa e mi piace creare qualcosa di nuovo anche senza aver nulla in frigo.
Così mi metto a preparare gnocchi, zucchine e gamberetti. Niente di che, è vero, ma a volte non ci pensi alle cose che hai nel frigo e a come si possano combinare insieme.

venerdì 2 ottobre 2009

∞ The Rama Chicken

Rama chicken - The Walrus

Lo scorso weekend avevo voglia di preparare una bella cenetta per due e così mi sono buttata sull'Oriente.
L'estate passata a Bali mi ha fatto innamorare del curry e questa isola tutta presa dal dio hindu Rama ha ispirato la mia mente diabolica per cui l'ho chiamato "Rama Chicken", ma è un semplice pollo al curry. Del resto anche i nomi hanno la loro importanza.


Qui trovate la ricetta... inutile cercare di dire che l'ho inventata io perché non è vero!
L'ho seguita passo passo per realizzare il piatto che vedete in foto, anzi... stavolta mentre preparavo le verdure ho dimenticato il peperone verde... di mio c'è che ho dimezzato le dosi in modo che venisse una porzione per 2 + eventuale "schiscetta" (ma si scrive così?) da portare a lavoro il giorno successivo... e anche l'ufficio sapeva un po' di India e luoghi misteriosi.
E poi di mio c'è che le verdure le ho messe in padella un po' prima di quanto dice la ricetta di Giallo Zafferano perché il pollo non mi piace troppo cotto e volevo che le zucchine si disfassero per bene, per il resto ottima ricetta che va seguita tal quale senza problemi.
Per il riso basmati basta comprare il riso che ormai si trova anche al supermercato, farlo cuocere come la pasta per 12 minuti circa, aggiungendo il sale nell'acqua, e poi scolare. Per ottenere la mattonella, che esteticamente è molto carina da presentare, basta usare o uno stampo da biscotto abbastanza grande (come ho fatto io per il cuore) oppure una ciotolina rotonda con il fondo piatto (io ho delle coppette da gelato così). Bisogna comprimere bene il riso con la forchetta, come quando le nostre mamme da piccoli ci dicevano di schiacciare il riso nel piatto per farlo raffreddare. Una volta compresso il riso, si mette un piatto capovolto sopra e poi si gira e si attende finché il riso non scende sul piatto da solo, non è difficile, il basmati sembra quasi fatto apposta per questo tipo di uso. Poi intorno alla mattonella mettiamo con un cucchiaio il nostro Rama Chicken e... il piatto è pronto!
Sicuramente si tratta di un piatto facile da fare, molto gustoso e anche sano. Poi per me che mangio solo carne di pollo e una volta alla settimana è il piatto ideale...
Dicono che sia anche afrodisiaco per cui... sicuramente un piatto adatto a una bella serata a due.

Buon Appetito!

mercoledì 23 settembre 2009

∞ Chantilly lattosio free.

Chantilly lattosio free - The Walrus
Un compleanno come si deve (il primo di mio marito da sposati) merita una torta come si deve e quest'anno ho voluto strafare.
Nonostante la poca fiducia incontrata a destra e a manca, mi sono improvvisata pasticcera e voglio condividere con voi il risultato: una stupenda Torta Chantilly senza lattosio (dato che va bene che devo fare tanta fatica, ma alla fine i dolci piacciono anche a me!).

Come prima cosa per la torta occorre preparare il pan di spagna.
La ricetta l'ho trovata qui http://www.gennarino.org/panespagna.htm (grazie Gennarino!) spiega esattamente come fare, è molto dettagliato. Ci vuole circa mezzora di frustino elettrico per avere la consistenza giusta dell'impasto e un 40 minuti per cuocerlo, quindi consiglio di preparare il pan di spagna la sera prima di mangiare la torta in modo che poi si possa guarnirla con calma.
Unica accortezza: io ho messo un uovo in meno, 6 uova mi sembravano tante, volevo fare una torta più leggera. Ricordo che comunque il pan di spagna è di per se' senza lattosio!
Ho cotto l'impasto in una teglia rotonda abbastanza grande, quando il pan di spagna si raffredda si taglia in due con un coltello (in modo da ottenere due dischi) e poi si imbeve, interamente o solo i lati interni (questo a piacere) con acqua e zucchero o meglio con del liquore (io ho usato rum al miele solo nei lati e non era male).

Ma veniamo alla parte + divertente... la crema pasticcera: ho preso una ricetta e l'ho modificata usando il latte di riso al posto del latte:

Ingredienti
- 500 g latte di riso
- 4 tuorli d'uovo
- 100 g zucchero
- 50 g farina
- 1 stecca di vaniglia (oppure scorza di limone)

In un pentolino abbastanza alto sbattere le uova con lo zucchero poi aggiungere il latte freddo piano piano e continuare a sbattere.
Poi mettere il pentolino sul fuoco aggiungendo la stecca di vaniglia e se si vuole la scorza di limone (si può tagliarla a ricciolo in modo che poi si riesce a toglierla velocemente).
Far cuocere a fuoco basso fino a che la crema non si addensa (una decina di minuti), poi togliere la scorza e la vaniglia e lasciar raffreddare mescolando di tanto in tanto in quanto altrimenti si crea una "pellicoletta" sulla superficie. Vi assicuro che chi ha mangiato la mia torta non credeva fosse senza latte, il gusto è davvero buono.

Quando la crema è bella fredda farcire la torta, mettendo della crema tra un disco di pan di spagna e l'altro.

A questo punto è l'ora di decorare la torta: per preparare la panna, io uso la panna vegetale che trovo all'esselunga (non ricordo la marca), è senza lattosio, ma con proteine del latte, altrimenti si può usare la panna di soia che si trovi nei negozi Natura Sì. Ci vogliono circa 200 g di panna, in genere però me ne avanza sempre un po', sia di panna che di crema pasticcera. Bisogna cercar di tenere la confezione di panna in frigorifero per un po', altrimenti non si riesce a montarla bene, poi va montata in una terrina con uno sbattitore a frusta 5 min circa ed è pronta. Se devo essere sincera la panna è forse l'unica cosa che percepisci un po' che è senza latte, però è comunque molto buona e nel complesso non ci fai caso.

A questo punto si divide la panna in due, una parte va aggiunta alla crema pasticcera rimasta, l'altra la si userà così com'è. Dall'unione tra panna e crema abbiamo la crema chantilly (mi raccomando va mescolato tutto lentamente dal basso verso l'alto)

Poi si può decorare la torta come si vuole, ci sono vari esempi su internet, si possono fare striscioline o stelline, o magari mettere anche del cioccolato fondente extra fuso a bagno maria con un po' di rum o di acqua.

Consiglio però, prima, di coprire con un velo di crema chantilly tutta la torta in modo che poi si possa decorare il bordo esterno con la granella di nocciole... io ho usato una spatola "leccapentole", è molto comoda (al posto della granella ho usato il cocco a scaglie xké avevo a casa quello e ci stava comunque molto bene...)
Dopo aver fatto i bordi poi si decora la parte superiore e, alla fine, il bordo superiore con la panna....

Occorre la torta in frigo almeno qualche ora prima di mangiarla perché é molto più buona se mangiata molto fredda. Marito e invitati hanno apprezzato! E anch'io... era da tanto che non mangiavo una torta così buona :-)

Buon appetito!

martedì 22 settembre 2009

Con l'amore possiamo cambiare il mondo.

Era una sera come tante altre, inizio luglio di qualche anno fa, eravamo in macchina io e Marco, a Caorle, ospiti di cari amici e stavamo andando a cena fuori.
Non ricordo esattamente a cosa stessi pensando, ma tutto a un tratto tra una serie di canzoni conosciute una mi colpì come un fulmine.