domenica 28 febbraio 2010

∞ Cerali non solo a colazione.

Cereali con zucchine e gamberetti - The Walrus

I cerali non sono buoni solo a colazione. Oltretutto per chi non mangia carne o adotta un'alimentazione di tipo naturista o per chi, come me, è intollerante al lattosio, i cereali forniscono il giusto apporto nutritivo necessario al nostro organismo.

∞ I'd like to be under the sea (seppioline ripiene).

Seppioline ripiene - The Walrus
Ed ecco a voi un piattino papà-style dedicato a Ringo Starr e alla sua (e anche un po' harrisoniana) Octopus's Garden, brano divertente e spensierato di Abbey Road.
Per una domenica dal cielo grigio e blocco del traffico perché non sognare di essere nel profondo del mare tra pesciolini allegri e coralli blu?

Avevo voglia di preparare un pranzetto sfizioso che mi facesse assaporare un po' di mare e così mi sono armata di tanta voglia di fare e di un po' di inventiva.

Ingredienti per due persone
- 6 seppioline
- 1 patata
- 2 bastoncini di polpa di granchio
- 20 gamberetti surgelati
- olio
- pan grattato (3 cucchiai c.a.)
- prezzemolo
- 1/4 di spicchio d'aglio
- sale e pepe (o misto spezie)
- vino bianco

Il procedimento è molto semplice, ma otterremo un piatto di sicuro effetto e molto gustoso.
Innanzitutto mettiamo a bollire in un pentolino la patata, la polpa di granchio e i gamberi.
Non serve che gli ingredienti si cuociano eccessivamente, basta sbollentarli.
Nel frattempo puliamo le nostre seppie: andiamo a togliere i ciuffetti e le parti dure.
Mettiamo i ciuffetti da una parte, buttiamo le parti dure e teniamo le parti grandi/rotonde (il corpo della seppia), a bagno in acqua fredda con un po' di sale.
Non appena gli ingredienti da sbollentare saranno cotti sbucciamo e tagliamo la patata a pezzi, poi mettiamo gli ingredienti cotti, i ciuffetti crudi di seppie, l'aglio, l'olio, il prezzemolo e il pan grattato nel mixer. Frulliamo tutto per ottenere il ripieno delle nostre seppie.
A questo punto aggiustiamo di sale e pepe (io per dare un tocco orientale ho aggiunto un misto di spezie ayrvedico, ma il nostro pepe nero va più che bene). Inoltre se vediamo che il ripieno è troppo liquido aggiungiamo ancora un po' di pan grattato e mescoliamo bene.
Prendiamo una teglia/pirofila abbastanza grande da contenere le seppie, in modo che possano stare distanti di qualche centimetro l'una dall'altra, bagniamo la teglia con dell'olio e spolveriamo sopra del prezzemolo e del sale.
Ora riempiamo le seppie: sciacquiamole e saliamo la parte interna, poi con un cucchiaino mettiamo al centro del ripieno fino a quando la seppia sarà bella piena, quindi chiudiamo le seppie con 2 stuzzicadenti (vd. foto) ripiegandola su sè stessa. Se durante questa manovra dovesse uscire del ripieno prendiamone dell'altro e aggiungiamolo con le mani o con il cucchiano inserendolo nell'apertura che resta nella parte alta della seppia. Facciamo questo procedimento per tutte le seppie e adagiamole sulla teglia, diamo una spolverata di pan grattato, un pizzico di sale e copriamo con un filo d'olio.
Cuociamo a forno preriscaldato in modalità grill per circa 20 minuti a 200 ° C.
A metà cottura bagniamo le seppie con una "spruzzata" di vino bianco.
Nel caso dovesse avanzare del ripieno possiamo realizzare delle polpettine da cuocere in forno da servire come accompagnamento al piatto o come antipasto.

Buon Appetito!

mercoledì 17 febbraio 2010

Cinemaniacando: i 100 film "da vedere".

 


















Ispirata da una mail di facebook in cui bisognava condividere una lista di 100 libri più letti mettendo in grassetto quelli che abbiamo letto, ho pensato di fare una lista dei 100 film che secondo me andrebbero visti per farsi una cultura cinematografica.

martedì 16 febbraio 2010

∞ Insalata gamberi avocado e tartare mista.

... alle ricette giapponesi di sabato sera mancavano queste due chicche che ho usato come antipastino/accompagnamento al piatto di sushi.

Everybody's got something to hide: love is the answer.

Love is the flower - foto rubata da internet

Tutti abbiamo qualcosa da nascondere e io ho un segreto speciale.
Come rendere un piatto semplice speciale. E come rendere un rapporto che dura da tanti anni sempre speciale ogni giorno.
Quello che non dobbiamo mai dimenticare, nella vita, come in cucina, è che c'è sempre qualcosa che aggiunto rende una cosa semplice speciale e che tutto questo è il segreto della felicità.
O almeno è così per me. Oggi è un giorno speciale perché esattamente un anno fa io e il mio amore siamo andati a vivere insieme nella nostra casetta e stamattina quando mi sono alzata mi sono scoperta sempre più innamorata di prima. Comunque, non voglio essere troppo mielosa.
La vita è una dura lotta, stare insieme è una dura lotta. Non è facile, non è semplice.
Ma una volta che scegli di stare insieme alla persona che ami il modo si trova, sempre, è questo il segreto di una coppia felice.
E l'amore è la risposta a tutto.

Love is the answer.

lunedì 15 febbraio 2010

∞ 18 til I'm hungry


Un "box" classico di sushi completamente fatto in casa. Ovvero, come dar sfogo alla creatività e alla lussuriosa sensazione di poter mangiare del buon sushi freschissimo senza dar sfogo al doppiofondo del nostro portafogli.
Il costo del kit di partenza è elevato anche se comunque conviene preparare il sushi a casa piuttosto che mangiarlo al ristorante. Oltretutto questa pratica subisce in maniera miracolosa l'effetto positivo delle economie di scala in quanto riso, wasabi, alghe e salsa di soia si conservano benissimo per lungo tempo.

Il materiale occorrente per 2 piatti da 18 sushi come il piatto della foto è il seguente:

Utensili
1 pentola per cuocere il riso
1 insalatiera piena di acqua temperatura ambiente e qualche goccia di aceto di mele/riso
1 vassoio di legno, in mancanza va bene una pirofila in ceramica ampia
1 paletta di legno
1 stuoino di bambu per arrotolare i maki (al supermercato si può trovare in un kit apposito)
pellicola trasparente

Ingredienti
3 fogli di alghe per sushi
300 g. di riso per sushi
45 ml cucchiaio di aceto di mele/aceto di riso+1 cucchiaino raso di sale+1 e 1/2 cucchiaio di zucchero (in alternativa si compra direttamente il condimento già pronto per sushi, ma secondo me il gioco non vale la candela)
1/2 avocado maturo (tagliato a listarelle di mezzo centimetro di lato)
1/2 trancio di tonno (da cui ricaviamo 6 fettine sottili per i nigiri e alcune listarelle di mezzo centimetro di lato per i maki)
1/2 trancio di salmone (da cui ricaviamo 6 fettine sottili per i nigiri e alcune listarelle di mezzo centimetro di lato per i maki)
4 gamberi precotti e divisi in due (vedi nigiri)
2 cucchiaio di semi di sesamo tostati
1 tubetto di wasabi
1 barattolo di zenzero in agrodolce


La cottura del riso
La cottura del riso è una parte importantissima del sushi. Diversi libri consigliano di usare in mancanza del riso apposito del riso roma con chicchi tondi. A mio avviso il risultato non è lo stesso per cui consiglio riso specifico per sushi.
La cottura esatta varia da pentola a pentola. Consiglio di usare una pentola non troppo grande.
Per 300 g di riso dobbiamo usare 330 ml di acqua.
Prima però dobbiamo lavare il riso, lasciarlo in ammollo per dieci minuti cambiando l'acqua frequentemente.
A questo punto scoliamolo e mettiamolo nella pentola con 330 ml di acqua. Copriamo la pentola con un coperchio.
Teniamo la fiamma molto bassa e, quando vediamo del vapore uscire dalla pentola, alziamo il calore al massimo per un minuto e mezzo circa, poi riabbassiamo la fiamma e facciamo cuocere per 15 minuti.
Facciamo poi riposare per 15 minuti il riso: attenzione a non togliere MAI il coperchio!
Passato questo tempo versiamo il riso nella pirofila/vassoio di legno e condiamolo con il condimento per il sushi (usiamo quello già pronto o il nostro come da ricetta sopra).
Mentre condiamo con un cucchiaio di legno sventoliamo il riso in modo da farlo raffreddare e cerchiamo di non schiacciare i chicchi. Il riso dovrà risultare traslucido e profumato.
Ora possiamo far raffreddare bene e iniziare la preparazione del sushi tra qualche ora.

La preparazione del sushi
Il riso è freddo? Da che cosa incominciamo? Innanzitutto cataloghiamo i diversi tipi di sushi realizzati.
Il box contiene:

6x nigiri (2x nigiri tonno, 2x nigiri salmone, 2x nigiri gamberi)
ovvero palline di riso con sopra una fettina di pesce

6x hosomaki (3x hosomaki tonno, 3x hosomaki salmone)
ovvero rotoloni con alga fuori, riso dentro e un solo ingrediente come ripieno

3x uramaki salmone e avocado
ovvero rotolini con riso fuori ricoperto di sesamo, alga dentro e due o più ripieni

3x futomaki maki tonno e avocado
ovvero rotolini con alga fuori, riso dentro e due o più ripieni

Per suddividere il riso equamente partiamo con la preparazione del sushi più complicati ovvero uramaki e futomaki.

Futomaki (vd. foto in basso a sx.)
Prendiamo la stuoietta di bambu, posizioniamo sulla stuoietta un'alga con il lato ruvido verso di noi. Copriamo l'alga dal basso verso l'altro di riso avendo cura di schiacciarlo per bene e aiutandoci con le mani umide (teniamo la bacinella con l'acqua vicino a noi). Non arriviamo fino al lato alto dell'alga, ma lasciamo un margine di circa un centimetro.
A questo posiziamo in orizzontale, sul lato verso di noi una listarella avocado, poi un'altra di pesce e poi un'altra di avocado. Il sushi è talmente versatile che possiamo fare sushi con una miriade di ingredienti, pesce, verdure, frittate, formaggio spalmabile. Le ricette che dò io sono le mie preferite e ritengo anche le più "ortodosse", ma possiamo sbizzarrirci come ci pare.
A questo punto partiamo dal lato rivolto verso di noi e iniziamo ad arrotolare l'alga su sè stessa aiutandoci con la stuoietta, avendo cura di fare un rotolino bello tondo, schiacciando bene gli ingredienti in modo che tutto si pressi per bene, ma evitando di ovalizzare il rotolino. Una volta arrivati alla fine chiudiamo il rotolino aiutandoci con dell'acqua presa dalla bacinella (stile francobollo).
A questo punto togliamo il rotolino dal bambu e posizioniamolo su un tagliere, lasciamo in frigo per mezzora circa e poi tagliamo il rotolino in sei fette con un coltello molto affilato e bagnato, avendo cura di non schiacchiare il nostro sushi.

Uramaki (vd. foto in basso a sx.)
Gli uramaki sono come i futomaki, il procedimento è identico, ma per avere il riso all'esterno dobbiamo prima mettere sulla stuoietta uno strato di pellicola trasparente. Poi posizioniamo l'alga con il lato ruvido verso l'interno e copriamo di riso (come per i futomaki).
A questo punto giriamo l'alga in modo da avere pellicola trasparente, riso, alga in questo ordine, in modo che di fronte a noi si abbia l'alga dal lato lucido. Ora posizioniamo sul lato basso gli ingredienti scelti e poi arrotoliamo avendo cura di non arrotolare insieme la pellicola trasparente, che deve seguire come guida, ma, ovviamente, non deve finire nel nostro rotolino.
A questo punto chiudiamo il rotolino con le dita umide e liberiamo il rotolino dallo stuoino.
Avremo un bel rotolino bianco. A questo punto facciamo rotolare il rotolino su un piatto su cui avremo cosparso i semi di sesamo, poi facciamo riposare in frigo, infine tagliamo in 6 fette.
Gli uramaki più famosi sono i california roll, che hanno all'interno surimi e philadelphia (ottimi anche loro! e consigliati per chi si avvicina per la prima volta al sushi visto che il surimi è cotto)

Hosomaki (vd. foto in alto a dx.)
Gli hosomaki sono come i futomaki, solo hanno un solo ripeno e sono più piccoli.
Questo perché per realizzare due rotolini usiamo una sola alga tagliata in due e un solo ripieno.

Nigiri (vd. foto in alto a sx.)
Per i nigiri usiamo il riso avanzato e facciamo delle piccole polpettine ovali. Dobbiamo avere la cura di tenere le mani sempre umide.
Realizziamo 12 polpettine e posizioniamole nei piatti. A questo punto con le mani umide preleviamo una piccolissimissima goccia di wasabi e spennelliamo la superficie delle polpettine.
Mi raccomando: il wasabi non si deve vedere, deve essere impercettibile.
A questo punto mettiamo su ciascuna polpettina una fetta di pesce a scelta o un gambero cotto.
Per tagliare i gamberi occorre usare i gamberi precotti, eliminare la vena interna del gambero e poi tagliare in due, per far si che il gambero resti piatto è meglio tenerlo pressato sotto un piatto per un po' di tempo.

Ora che il sushi è pronto possiamo "impiattare" accompagnando il tutto con qualche fettina di zenzero in agrodolce (da gustare tra un tipo di sushi e l'altro) e con wasabi e salsa di soia.
Intingiamo il sushi nella salsa di soia in cui avremo stemperato una goccia di wasabi, poi portiamo il sushi alla bocca con le bacchette o con le mani.

Buon appetito!

Sicurezza del pesce crudo (Aggiornamento importante del 18 febbraio): Ho appena scoperto che il pesce può essere affetto da un parassita chiamato anisakis. Per evitare problemi di salute quando si mangia pesce crudo occorre (oltre alle normali accortezze di tipo igienico) acquistarlo fresco e congelarlo per almeno 4-5 giorni nel congelatore a -18 gradi. Il pesce prontamente eviscerato (come il salmone di allevamento) è più sicuro di quello venduto con le viscere. Dunque niente allarmismi, ma solo un po' di informazioni in più (Fonte: http://www.cibo360.it/alimentazione/cibi/pesce/pesce_crudo.htm).

8 e 1/2 Sushi Night

Sushi 18 pezzi homemade - The Walrus
Come ogni anno io e la mia dolce metà non festeggiamo San Valentino, ma la notte tra il 13 e il 14 febbraio.
Questo perché questa data per noi è il "giro di boa". Ci siamo messi insieme la notte tra il 13 e il 14 agosto di qualche anno fa e così il 13 febbraio rappresenta il 1/2 anno.
E siamo arrivati a 8 1/2. Ed è il primo giro di boa nella nostra nuova casa. E poi il 16 festeggeremo un anno di convivenza, per cui bisognava festeggiarlo degnamente.