mercoledì 28 luglio 2010

∞ Trofie a G.a.s. (pesto di zucchine rivisitato).

Trofie al "pesto" di zucchine - The Walrus
Oggi vi delizio con un piatto gustoso e naturale.
Io e mio marito ci siamo finalmente iscritti ad un G.A.S., ovvero Gruppo di Acquisto Solidale, precisamente Gasabile di Legnano e sabato è arrivato il primo ordine di frutta e verdura. Ho ordinato un sacco di zucchine, perché le adoro e perché sono proprio di stagione adesso.

lunedì 26 luglio 2010

∞ Semifreddo John&Paul.


Finalmente scrivo su Veganblog! Era da mesi che meditavo qualcosa di bello come prima ricetta, e finalmente sono abbastanza soddisfatta per inziare a scrivere anche per loro. Quì trovate il mio profilo su Veganblog e trovate la mia prima ricetta qui.
Questo semifreddo deriva dal fatto di avere una grande voglia di coccole dolci e soprattutto dal non aver voglia di accendere il forno! L'ho chiamato John&Paul perché sono una grandissima fan dei Beatles (da qui il mio nickname) e diciamo che io John e Paul li vedo un po' così, due parti, differenti, della stessa buonissima torta.

sabato 17 luglio 2010

The Walrus sbarca su Blog di cucina.

Rieccomi dopo un po' di tempo, spero, presto di postare qualche nuova prelibatezza.
Nel frattempo vi comunico con immensa gioia che il blog del tricheco è da oggi anche su Blog di cucina!
Un sito che aggrega i migliori blog di cucina. Buona lettura anche qui!


lunedì 5 luglio 2010

∞ Tempura verdarancio.

Tempura verdarancio - The Walrus

Che c'è di meglio delle zucchine fritte? Forse la salvia fritta, ma le zucchine fritte a parer mio sono la cosa più buona al mondo. Fortunatamente il mio nonnino ha l'orto provvisto di zucchine e relativi fiori di zucca, inoltre in frigo rantolavano un paio di carote che chiedevano di essere mangiate per pietà, così ho pensato di fare una bella frittura: perché non una tempura?
Dopo una sana e distensiva passeggiata in bicicletta con effetto sauna, dati i 37°C di Busto Arsizio, per recuperare la verdura dai nonni, mi sono armata di voglia di apprendere, curiosità, pazienza, e del libro ricevuto in regalo per l'anniversario "Guida completa alla cucina macrobiotica" di Aveline Kushi e Alex Jack.
La ricetta presente nel libro prevede alcuni ingredienti come il kuzu o la farina di arrowroot, che sono ingredienti tipicamente giapponesi, in mancanza di questi ho realizzato una mia versione personale che ritengo molto simile a quella mangiata al ristorante, leggera e gustosa.

Ingredienti per 2 persone
- 3 carote
- 3 zucchine
- 2 fiori di zucca
- 1/2 tazza di farina integrale
- 1 cucchiaio di maizena
- 1 tazza di acqua fredda
- 1 pizzico di sale marino
- olio di girasole bio
- qualche cubetto di ghiaccio

La ricetta generale prevede di friggere le verdure con l'olio di sesamo. Io ho usato l'olio di girasole bio, ottenuto dalla spremitura meccanica dei semi e senza solventi: fattore molto importante appreso dal libro della Kushi. Al posto della maizena si menziona il kuzu o l'arrowroot, sono due piante giapponesi che hanno proprietà nutrizionali fantastiche, ma purtroppo essendo domenica non avrei saputo dove reperirle per cui ho cercato qualcosa che avesse dell'amido e ho sostituito con la maizena, che comunque non è male come alternativa... vedremo per la prossima volta!
In una padella (la wok è l'ideale), mettiamo circa 3 cm di olio. Laviamo e tagliamo le verdure a listarelle (tranne i fiori di zucca, che priveremo del pistillo e dei gambi) e asciughiamole bene con della carta da cucina: le verdure vanno usate asciutte.
In una ciotola mischiamo gli ingredienti solidi per la pastella (farina, maizena, sale) e poi aggiungiamo l'acqua fredda. Mescoliamo bene il tutto e poi lasciamo la pastella in frigorifero per qualche minuto.
Nel frattempo facciamo scaldare l'olio. La tempura va preparata con una temperatura dell'olio precisa: per capire quando l'olio è alla giusta temperatura basta lasciar cadere una goccia di pastella nella padella. Quando la goccia scende e poi risale subito avremo la temperatura ideale, se invece la pastella scende e resta sul fondo allora l'olio è troppo freddo, se invece resta direttamente sulla superfice e inizia a sfrigolare allora l'olio è troppo caldo.
A questo punto intingiamo le verdure nella pastella, 5 pezzi massimo per volta e usando delle pinze per friggere, che useremo anche per adagiarle in padella, non va usata troppa pastella altrimenti le verdure si attaccheranno tra di loro. Facciamo friggere ogni pezzo per 1 minuto circa da ciascun lato, poi togliamo l'olio in eccesso con della carta assorbente e puliamo l'olio dai residui di pastella con una schiumarola in modo che non brucino dando un cattivo odore e un pessimo sapore alla frittura.
Mettiamo le verdure mano a mano che le cuociamo in un contenitore riposto nel forno tiepido, in modo che le verdure non si raffreddino. Continuiamo con questo procedimento fino al termine delle verdure, se necessario preparando dell'altra pastella. Durante la cottura la pastella va tenuta al fresco: aggiungiamo eventualmente qualche cubetto di ghiaccio in modo che non si scaldi.
Serviamo la tempura ben calda, salandola ulteriormente se necessario e accompagnandola da una salsa fatta mescolando un cucchiaio di soia, un cucchiaio di dashi (o acqua), un cucchiaino di mirin (o di aceto di mele/balsamico), e un pizzico di zenzero grattugiato.

Buon Appetito!

sabato 3 luglio 2010

∞ Okara cake (Tofu vs.The Walrus: 1-0).

Okara cake - The Walrus
Volevo preparare il tofu. Si, volevo, perché il tofu mi ha battuto. O meglio, ho seguito le indicazioni, ma, oltre a non aver capito che ci voleva un bel pentolone per evitare quella che è stata un'eruzione vulcanica di schiuma di soia per tutta la cucina (con le successive due ore passate a pulire i fornelli mentre mio marito rideva sadico), credo di aver sbagliato il momento tattico dell'inserimento del nigari nella pentola e quindi io non ho visto nessun fiocco di tofu salire a galla e ho dovuto buttare tutto. Tutto tranne lei: l'okara.

venerdì 2 luglio 2010

∞ Ginger branzino con patate.

Ginger branzino con patate - The Walrus

Seconda puntata dei piatti veloci.
Questo è il capitolo "cena per due" in poco tempo, ovvero, come arrivare a casa alle 20 e far sì che alle 20.30 ci sia in tavola una cena soddisfacente, sana e gustosa.
In casa c'era del branzino già pulito in filetto e delle patate che volevo evitare arrivassero a germogliare per cui, durante il viaggio di ritorno a casa ho cercato di farmi venire in mente un'idea pratica e veloce.

Ingredienti

Per le patate:
- Patate (quante volete)
- Patè di olive taggiasche
- Olio e.v.o.
- Zenzero in salamoia
- Sale marino integrale, pepe

Per il branzino:
- 2 filetti di branzino
- farina integrale
- 1/2 cucchiaino di zenzero grattugiato
- 1 limone
- semi di sesamo
- sale marino integrale
- 1 cucchiaio d'olio e.v.o.
- 1 cucchiaio di brandy
- erbette aromatiche

Il procedimento "salvatempo" è il seguente.
Come prima cosa prepariamo una pentola abbastanza grande a far bollire le patate, riempiamola di acqua e mettiamola sul fuoco. Ora laviamo le patate, peliamole e tagliamole a cubetti in modo che la cottura sia veloce. La quantità che ho preparato io era tale da riempire un piatto fondo, i riferimenti degli ingredienti si basano su questa quantità.
Appena l'acqua bolle mettiamo le patate nella pentola e dedichiamoci alla preparazione del pesce.
In un piatto fondo prepariamo la panatura mescolando insieme 3 cucchiai di farina, delle erbette aromatiche a piacere, sale marino q.b., mezzo cucchiaino di zenzero grattugiato, 1 cucchiaio di buccia di limone grattugiata, un cucchiaio di succo di limone, 1 cucchiaio di semi di sesamo. Scaldiamo 1 cucchiaio d'olio in una padella, impaniamo i filetti di branzino e facciamoli cuocere da tutti e due i lati per qualche minuto. Una volta che il liquido sarà asciutto sfumiamo con del brandy (o del vino bianco) e teniamo il tutto al caldo a fuoco basso.
Scoliamo le patate, asciughiamole e saltiamole in padella antiaderente con un cucchiaino di patè d'olive stemperato nell'olio e qualche pezzo di zenzero in agrodolce. Facciamole sfrigolare bene.
Impiattiamo pesce e patate ben calde. Si tratta di un piatto semplice, veloce, ma innovativo.
Consiglio di abbinare al piatto un bel bicchiere di Vermentino.

Buon Appetito!

giovedì 1 luglio 2010

∞ Bento Box Caprese style.

Bento box caprese style - The Walrus
Ho deciso che inizierò a postare anche le cibarie da "sopravvivenza", quelle che tutti noi cuciniamo la sera tornati a casa e che ci prepariamo per andare a lavoro.
Diciamo che i principi base su cui restare sempre sono quelli di cercare di avere una dieta equilibrata senza farsi prendere dalla pigrizia, perché dobbiamo pensare che siamo quello che mangiamo e mangiare bene è una questione che interessa non solo la gola, ma la salute prima di tutto.