mercoledì 30 giugno 2010

∞ Calcio, birra e... pizza!

Pizza vegana - The Walrus
Va bene che l'Italia è uscita prematuramente dai Mondiali di Calcio, però le partite proseguono e che c'è di meglio di una bella cena con birra, pizza e partita?
La pasta per la pizza è una delle cose più difficili da fare, prima o poi, lo prometto, voglio provare a impastare io con la pasta madre e fare tutto come bisognerebbe fare. Se però il tempo è poco come si fa?

Ho fatto questa pizza domenica, per cena, per tutto il pomeriggio non ero a casa, così ho messo gli ingredienti nella mia fantastica macchina del pane prima di uscire e quando sono arrivata a casa l'impasto era pronto, al caldo e bello lievitato.
La ricetta (anche se rivisitata in base all'esperienza) la devo alla mia mamma, che fa la pizza così da un sacco di anni: mangiarla mi ricorda piacevolmente i sabati sera passati a casa con i miei genitori. Inoltre seguendo dei piccoli accorgimenti la pizza, seppur senza mozzarella, è molto buona e non è asciutta come in molti potrebbero pensare.

Ingredienti

Per la pasta (2 pizze):
- 500 g di farina 00 (ma possiamo anche usare la manitoba, più soffice, e un mix di farine in cui ci sia anche della farina integrale, cosa che a me piace molto)
- 1/2 panetto di lievito (circa 10 g.)
- 250 ml di acqua
- 2 cucchiaini di sale
- 1 cucchiaio d'olio
- 1/2 cucchiaino di zucchero

Per la guarnizione:
1 melanzana
1 zucchina
10 pomodorini
1/2 barattolo di polpa di pomodoro
origano, sale e olio

Il procedimento da seguire usando la macchina del pane è il seguente.
Mettiamo la farina sul lato destro del cestello. In un bicchiere mischiamo acqua, sale e olio e poi versiamo il liquido sul lato sinistro del cestello, cercando di non bagnare la farina.
Con le mani facciamo una piccola conchetta sulla montagna di farina, una conchetta dove inseriremo il lievito. Sbricioliamo dunque il lievito e inseriamolo nella conchetta avendo cura di non farlo entrare a contatto con l'acqua. Sulla base della farina, da una parte, senza che venga a contatto con nient'altro, posizioniamo lo zucchero e poi azioniamo il programma "impasto".
Una volta terminato il programma io lascio la pasta nel cestello al caldo per qualche ora (tenete conto che domenica ho fatto partire l'impasto alle 14 e sono arrivata a casa alle 19.30) in modo che cresca.
A questo punto togliamo la pasta dal cestello e dividiamola in due palle più piccole della stessa grandezza.
Prendiamo due teglie tonde, ungiamo con un po' d'olio la superficie e stendiamo la pasta. Come trucchetto per stenderla io la impasto un pochino prima su un piatto, aiutandomi con un po' di olio se la pasta è umida e si attacca alle dita, poi  allargo piano piano i bordi tra le mani, tengo la pasta, che ormai è un piccolo cerchio, con la punta delle dita e faccio roteare piano piano. Ovviamente non ho la manualità di un pizzaiolo, ma questo trucchetto fa sì che si incorpori dell'aria nella pasta e che si creino anche delle bolle che a me piacciono tanto.
Quando il cerchio sarà abbastanza largo mettiamolo sulla teglia e stendiamo la pasta fino a coprire tutta la teglia. A questo punto posizioniamo la pizza in un luogo caldo per una trentina di minuti circa in modo che possa lievitare una seconda volta.
Trascorsa la mezzora (o di più se vogliamo una pizza più alta), accendiamo il forno a 200°C, copriamo la pasta di polpa di pomodoro e saliamo la superficie. A questo punto inforniamo per 15 minuti, mettendo nel forno una ciotolina con un po' d'acqua, che, vaporizzandosi, servirà a ottenere una cottura più dolce e a non avere una pizza troppo secca e asciutta.
Nel frattempo su una piastra grigliamo la zucchina tagliata a rondelle e la melanzana tagliata sottile a mezzaluna senza aggiungere altri condimenti.
Trascorsi i 15 minuti estraiamo la pizza dal forno e guarniamola con verdure grigliate, pomodorini, sale, origano e un filo d'olio. Facciamo terminare la cottura della pizza per altri 5 minuti circa.
Serviamo ben calda accompagnata da un bel bicchiere di birra chiara, la cui associazione con il lievito della pizza, lo so, è altamente sconsigliata, ma, io sono fatta così, predico bene e razzolo male!

Buon Appetito!

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